domenica 5 febbraio 2012

Il Decreto Salva Italia=Banche

RICAPITALIZZAZIONI AD OPERA DELLO STATO 

Ai sensi della Comunicazione della Commissione europea C(2011)8744 concernente l’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria, il Ministro dell’economia e delle finanze, fino al 30 giugno 2012, è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni o, a partire dal 1 gennaio 2012, a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite di cui all’art. 7-bis della legge 30 aprile 1999, n. 130, e di emissione successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto. Con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, si procede all’eventuale proroga del predetto termine in conformità alla normativa europea in materia.

Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201

Ecco Il nuovo Decreto noto come "Decreto Salva-Italia" da alcuni "ironicamente" definito Salva-Banche.
Concede la Garanzia dello Stato sulle passività delle banche che fanno domanda.

In caso di insolvenza si attingerà ai fondi pubblici di garanzia appositamente potenziati di circa 20 miliardi di euro (lo stesso valore dell’intera manovra) dal governo Monti.



Ecco il modulo:   Dal Ministero del Tesoro

E mi raccomando,
indicate l’importo complessivo 
della garanzia statale oggetto dell’istanza. 
Più semplice di così?

Come? 
Non siete banchieri 
ma cittadini. 
Peccato! 
A voi rimane il modulo per i versamenti: 
da ritirare direttamente in...  Banca.


Ma questa garanzia dello "Stato", come verrà mai considerata tra le voci del Bilancio Paese?
Debito chiama Debito...


Non si possono negare gli altri meriti del governo nei confronti del sistema bancario, fra i quali ricordiamo:

  • l'abbassamento della soglia dei pagamenti in contanti sotto i mille euro - dicono - per la tracciabilità. Di fatto, questo permetterà alle banche di rivestire un ruolo centrale nel sistema dei pagamenti: alleggerendole dall'esigenza e dai costi derivati dall'approvvigionamento di banconote e beneficiando dei profitti  ricavati dall'aumento dell'uso di moneta "virtuale". Senza trascurare, peraltro, l'abbassamento dei costi imputabili alla riduzione della gestione del contante (che potrebbe trasformarsi anche in esubero personale); 
  • e la mini patrimoniale sulle attività finanziarie e fondi alle polizze vita, che permetterà al sistema bancario di funzionare da sostituto d’imposta.


... un provvedimento decisamente sobrio ed equo


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